
Che cos’è un’architettura spine-leaf?
Che cos'è un'architettura spine-leaf?

In che cosa differisce un’architettura spine-leaf da una progettazione di rete tradizionale?
Tradizionalmente, le reti del data center erano basate su un modello a tre livelli:
- Gli switch di accesso si connettono ai server
- Gli switch di aggregazione o di distribuzione forniscono connessioni ridondanti agli switch di accesso
- I core switch garantiscono un trasporto veloce tra switch di aggregazione, solitamente connessi in coppie ridondanti per assicurare un’elevata disponibilità
Al livello più basilare, un’architettura spine-leaf chiude uno di questi livelli, come illustrato in questi diagrammi.
Altre comuni differenze nelle topologie spine-leaf includono:
- La rimozione del protocollo spanning tree (Spanning Tree Protocol, STP)
- Maggiore utilizzo di switch in configurazione fissa rispetto ai modelli modulari per la dorsale di rete
- Più cavi da acquistare e da gestire, data l’elevata interconnessione
- Scale-out vs scale-up dell’infrastruttura
Perché le architetture spine-leaf stanno avendo successo?
Vista la prevalenza di infrastrutture cloud e containerizzate nei data center moderni, il traffico est-ovest continua ad aumentare. Tale traffico si muove lateralmente da server a server. Questo spostamento è da ricondurre in primo luogo a moderne applicazioni che presentano componenti distribuiti su più server o VM.
Con il traffico est-ovest, avere flussi di traffico ottimizzati a bassa latenza è essenziale per garantire le prestazioni, in special modo per applicazioni sensibili in termini di tempo o a intenso utilizzo di dati. Un’architettura spine-leaf dà il proprio contributo assicurando che il traffico sia sempre a un certo numero di hop dalla prossima destinazione, così che la latenza rimanga bassa e prevedibile.
Aumenta anche la capacità, poiché l’STP non è più richiesto. Visto che l’STP consente i percorsi ridondanti tra due switch, solo uno di essi può essere sempre attivo. Di conseguenza, i percorsi risultano spesso oversubscribed. Contrariamente a ciò, le architetture spine-leaf si basano su protocolli come il routing Equal-Cost Multipath (ECMP) per bilanciare il traffico su tutti i percorsi disponibili e, allo stesso tempo, evitare i loop di rete.
Oltre a prestazioni più elevate, le topologie spine-leaf forniscono una migliore scalabilità. È possibile aggiungere ulteriori switch spine e connetterli a ogni leaf, aumentando così la capacità. Analogamente, si possono inserire agilmente nuovi switch leaf, se la densità di porta diventasse un problema. In ogni caso, un tale “scale-out” dell’infrastruttura non richiede una riprogettazione della rete, pertanto non sono necessari tempi di fermo.
Costruire un’architettura spine-leaf con Aruba CX Switching
Il portafoglio di prodotti di Aruba CX Switching è progettato per le richieste complesse in continua evoluzione di ambienti di data center moderni, incluse le strutture spine-leaf. Gli switch Aruba CX si basano su un’architettura distribuita e non bloccante che fornisce prestazioni di velocità via cavo da 1GbE a 100GbE.
Gli switch Aruba CX per strutture spine-leaf includono:
- Aruba CX 6400: uno switch modulare a 5 o 10 porte con una capacità fino a 28 Tbps
- Aruba CX 8325: uno switch 1U con connettività da 1/10/25/40/100 GbE, ideale per switch leaf o spine
- Aruba CX 8320: uno switch leaf 1U con una connettività server da 10 GbE e da 40 GbE verso lo spine
- Aruba CX 8400: uno switch modulare con una capacità fino a 19,2 Tbps, ideale per switch spine e leaf dove è necessaria una maggiore densità di porte
Tutti gli switch Aruba CX sono alimentati da AOS-CX, un sistema operativo cloud-native che semplifica la gestione di reti del data center tramite un’elevata automazione, analisi e assistenza per aggiornamenti live.